Trattamento dei rifiuti
Trattamento dei rifiuti spiaggiati di Posidonia Oceanica per renderli compatabili nei conglomerati cementizi.
Trattamento dei rifiuti spiaggiati di Posidonia Oceanica per renderli compatabili nei conglomerati cementizi.
Elementi "smart" per la realizzazione di mantellate di frangiflutti a Scogliera.
Sistema di monitoraggio inglobato negli elementi di mantellata, stabile, affidabile resistente alla corrosione e poco invasivo, in grado di svolgere contemporaneamente la funzione di monitoraggio strutturale e ambientale.
Uno degli obiettivi principali del progetto Eco-Smart Breakwater consiste nel riuso di due diverse tipologie di rifiuti: la Posidonia Oceanica morta che, periodicamente, viene spiaggiata in grosse quantità lungo gli arenili delle coste mediterranee e gli scarti lapidei delle attività di demolizione, caratterizzati da basso costo ed elevata disponibilità sul territorio.
Eco-Smart Breakwater ha il fine di trasformare un rifiuto in una risorsa realizzando un materiale eco-friendly e con basso impatto ambientale, ovvero un calcestruzzo a base di aggregati riciclati e Posidonia oceanica.
L’innovatività del progetto risiede nello studio di una nuova geometria di elemento di mantellata per dighe a scogliera, avente caratteristiche funzionali differenti da quelli più comunemente utilizzati nelle Costruzioni Marittime.
L’elemento sviluppato è “SMART”, grazie alla presenza al suo interno di sensori per l’acquisizione dei dati di stress tensionale, ambientali e meteomarini. I dati acquisiti consentono di validare un modello oceanografico ad altissima risoluzione.
Realizzazione di un elemento ecosostenibile "smart" per la formazione della mantellata di una diga a scogliera frangiflutti per la difesa portuale o dalla erosione costiera.
Riduzione del 20% dei quantitativi di rifiuti di Posidonia morta conferiti in discarica.
Sostituzione dell'aggregato tradizionale di origine naturale da attività estrattiva con scarti da riciclo maggiore del 20%, a parità di massa volumica e peso specifico del conglomerato;
Riduzione del ritiro plastico della conglomerato cementizio e incremento della resistenza meccanicaesercitata dal moto ondoso, con l'aggiunta di fibre di Posidonia per almeno il 2% del volume della miscela;
Ottimizzazione della forma degli elementi di mantellata al fine di migliorare le performance in campo di circa il 5% rispetto ad analoghi elementi tradizionali;
Aumento dell'10% dell'affidabilità delle previsioni delle condizioni ambientali marine eseguite tramite il sistema di monitoraggio implementato sugli elementi in calcestruzzo sotto il l.m.m, rispetto a quelle ottenute dai tradizionali sistemi di monitoraggio;
Sistema di monitoraggio in grado di controllare i parametri acquisiti dai sensori presenti negli elementi in calcestruzzo, con un numero di parametri controllati contemporaneamente >= 3;
Sistema di previsioni meteo-marine in grado di fornire operativamente previsioni su variabili ambientali di interesse (es. onde e correnti) >=2;
Incremento del 10% del ripopolamento marino nell'intorno dei substrati artificiali degli elementi di mantellata.
Con riferimento ai conglomerati cementizi ecosostenibili, ad oggi esistono in lettaratura pochi studi sull'utilizzo di residui di Posidonia Oceanica spiaggiata, quale aggiunta al cemento per realizzare conglomerati cementizi.
Tali studi dimostrano l'elevata compatibilità del materiale posidonia con le materie prime tradizionali del calcestruzzo. Nessuno studio ha mai riguardato l'utilizzo dei residui di Posidonia Oceanica spiaggiata per fibrorinforzare un calcestruzzo, ovvero per essere usato quale materia prima seconda nel conglomerato cementizio. Circa l'utilizzo di scarti da demolizione da utilizzare quali aggregati per il calcestruzzo, sebbene lo stato dell'arte ne abbia confermato il potenziale utilizzo, numerose risultano essere ancora le problematiche e le conseguenti limitazioni che ne impediscono la piena utilizzabilità.
Nel corso del Progetto, pertanto, si vuole superare tali limitazioni, mettendo a punto una metodologia ed una tecnologia innovativa in tale settore. L'originalità della proposta risiede, altresì, nel settore applicativo in cui si vuole utilizzare il calcestruzzo innovativo. Ad oggi, infatti, esiste un solo studio in merito alla realizzazione di elementi di mantellata con calcestruzzo ecosostenibile che favorisca lo sviluppo di biodiversità e di ripascimento biologico marino.
A tal proposito, i rusultati attesi nel progetto potrebbero allargare gli ambiti di intervento della tecnologia sviluppata, anche a dissuasori, strutture per il ripopolamento ittico e basamenti o strutture di stabilizzazione per torri eoliche offshore. Altro elemento del tutto originario originale è la possibilità di sensorizzare elementi in calcestruzzo posti in ambiente marino, sia per garantire un monitoraggio strutturale sia per soddisfare l’esigenza, sempre più sentita, di disporre di dati inerenti l’ambiente marino, che consentano ad esempio la valutazione dello status marino o che diano utili informazioni relativamente ai fenomeni dinamici del moto ondoso e/o di comportamento delle correnti.