Trattamento dei rifiuti

Trattamento dei rifiuti spiaggiati di Posidonia Oceanica per renderli compatabili nei conglomerati cementizi.

Elementi "smart"

Elementi "smart" per la realizzazione di mantellate di frangiflutti a Scogliera.

Sistema di monitoraggio

Sistema di monitoraggio inglobato negli elementi di mantellata, stabile, affidabile resistente alla corrosione e poco invasivo, in grado di svolgere contemporaneamente la funzione di monitoraggio strutturale e ambientale.

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RISORSE A BASSO IMPATTO AMBIENTALI

Uno degli obiettivi principali del progetto Eco-Smart Breakwater consiste nel riuso di due diverse tipologie di rifiuti: la Posidonia Oceanica morta che, periodicamente, viene spiaggiata in grosse quantità lungo gli arenili delle coste mediterranee e gli scarti lapidei delle attività di demolizione, caratterizzati da basso costo ed elevata disponibilità sul territorio.

INNOVAZIONE

Eco-Smart Breakwater ha il fine di trasformare un rifiuto in una risorsa realizzando un materiale eco-friendly e con basso impatto ambientale, ovvero un calcestruzzo a base di aggregati riciclati e Posidonia oceanica.

ELEMENTI DI MANTELLATA INNOVATIVI

L’innovatività del progetto risiede nello studio di una nuova geometria di elemento di mantellata per dighe a scogliera, avente caratteristiche funzionali differenti da quelli più comunemente utilizzati nelle Costruzioni Marittime.

SISTEMA DI MONITORAGGIO IN AMBIENTE MARINO

L’elemento sviluppato è “SMART”, grazie alla presenza al suo interno di sensori per l’acquisizione dei dati di stress tensionale, ambientali e meteomarini. I dati acquisiti consentono di validare un modello oceanografico ad altissima risoluzione.

OBIETTIVO FINALE

Realizzazione di un elemento ecosostenibile "smart" per la formazione della mantellata di una diga a scogliera frangiflutti per la difesa portuale o dalla erosione costiera.

Il Raggruppamento


VANTAGGI


INNOVATIVITÀ DELLE METODOLOGIE E DELLE SOLUZIONI PREVISTE

Con riferimento ai conglomerati cementizi ecosostenibili, ad oggi esistono in lettaratura pochi studi sull'utilizzo di residui di Posidonia Oceanica spiaggiata, quale aggiunta al cemento per realizzare conglomerati cementizi.

Tali studi dimostrano l'elevata compatibilità del materiale posidonia con le materie prime tradizionali del calcestruzzo. Nessuno studio ha mai riguardato l'utilizzo dei residui di Posidonia Oceanica spiaggiata per fibrorinforzare un calcestruzzo, ovvero per essere usato quale materia prima seconda nel conglomerato cementizio. Circa l'utilizzo di scarti da demolizione da utilizzare quali aggregati per il calcestruzzo, sebbene lo stato dell'arte ne abbia confermato il potenziale utilizzo, numerose risultano essere ancora le problematiche e le conseguenti limitazioni che ne impediscono la piena utilizzabilità.

Nel corso del Progetto, pertanto, si vuole superare tali limitazioni, mettendo a punto una metodologia ed una tecnologia innovativa in tale settore. L'originalità della proposta risiede, altresì, nel settore applicativo in cui si vuole utilizzare il calcestruzzo innovativo. Ad oggi, infatti, esiste un solo studio in merito alla realizzazione di elementi di mantellata con calcestruzzo ecosostenibile che favorisca lo sviluppo di biodiversità e di ripascimento biologico marino.

A tal proposito, i rusultati attesi nel progetto potrebbero allargare gli ambiti di intervento della tecnologia sviluppata, anche a dissuasori, strutture per il ripopolamento ittico e basamenti o strutture di stabilizzazione per torri eoliche offshore. Altro elemento del tutto originario originale è la possibilità di sensorizzare elementi in calcestruzzo posti in ambiente marino, sia per garantire un monitoraggio strutturale sia per soddisfare l’esigenza, sempre più sentita, di disporre di dati inerenti l’ambiente marino, che consentano ad esempio la valutazione dello status marino o che diano utili informazioni relativamente ai fenomeni dinamici del moto ondoso e/o di comportamento delle correnti.